L’importanza di affrontare le difficoltà

L’importanza di affrontare le difficoltà

A volte, tutto ciò che desideriamo è vivere una vita in cui fila tutto liscio come l’olio, possibilmente senza imbatterci in problemi e raggiungendo i nostri obiettivi senza il minimo sforzo o impegno. Ma sarebbe così bello? Oppure questa è la più grande maledizione che potremmo augurare a noi stessi?

Per aspera sic itur ad astra[footnote]«attraverso le asperità sino alle stelle» oppure e, in senso traslato, frase con cui si suole significare che «la via che porta alle cose alte è piena di ostacoli»[/footnote]

Seneca

La vita non è una strada totalmente in discesa. Capita spesso che sia costellata da avversità, ostacoli da superare, prove, esami, imprevisti, momenti particolarmente difficili che ci colgono in fallo e che ci fanno soffrire. Ma è proprio davanti a queste difficoltà che impariamo a reagire e forgiamo il nostro carattere e le modalità con cui affrontiamo tutto questo raccontano chi siamo e come ci approcciamo alla vita stessa.

La storia della farfalla

Un giorno un contadino, mentre riposava all’ombra, si accorse di un bozzolo di una farfalla. Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.

Il contadino osservò a lungo gli sforzi della farfalla che per quanto tentasse di uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi. Così, il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo.

A questo punto accadde qualcosa di strano. La piccola farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che non dimenticò per il resto della sua vita:

“Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni.”

 

Dietro ogni difficoltà che ci troviamo a fronteggiare, dobbiamo cogliere delle opportunità. L’opportunità di crescere! L’opportunità di imparare nuove strategie per andare oltre i nostri limiti; l’opportunità di rafforzare noi stessi e affinare le nostre capacità di resilienza.

Come affronti i problemi?

Ti sei mai chiesto che modalità utilizzi per affrontare i problemi?
Non ti fai scoraggiare e subito passi all’azione? Procrastini credendo che in un modo o nell’altro qualcosa della situazione problematica cambierà? Ti fai prendere dal panico inizialmente ma poi prendi in mano ciò che ti spaventa?
Ognuno di noi ha un suo personale modo per gestire le avversità e questo è il frutto dell’esperienza, cioè di ciò che in passato è risultato utile fare per risolvere un problema uguale o simile. Però, se è vero che l’esperienza insegna, è altrettanto vero che tutti, nessuno escluso, possono imparare ad affrontare i problemi mettendo in campo nuove modalità di risoluzione, differenti rispetto a quelli che sono gli schemi che abitualmente vengono utilizzati. In altre parole possiamo allenare l’abilità con cui troviamo soluzioni, e questo è possibile utilizzando le avversità che la vita ci riserva, a nostro vantaggio, sforzandoci, impegnandoci ed essendo sempre molto tenaci e coraggiosi.

…E se fossimo come il contadino della storia?

Il contadino della storia, con molta compassione, voleva aiutare la farfalla alleviando i sui sforzi, agendo con le migliori intenzioni.
Vedere persone a noi care in difficoltà fa scattare immediatamente un forte senso di protezione. C’è chi è pronto a farsi in quattro pur di aiutare l’altro, a volte per ciò che riguarda questioni serie, altre molto meno. E’ perciò fondamentale comprendere quando è bene intervenire perché è necessario e quando invece questa spinta riguarda più specificatamente un bisogno della persona a correre in aiuto dell’altro.

Dietro un impulso simile si può nascondere ansia, bisogno di sacrificarsi per gli altri e più spesso una forma di svalutazione dell’altro (più o meno inconsapevole). Intervenire sempre di fronte alla difficoltà altrui può infatti significare non ritenere l’altro sufficientemente capace di cavarsela da solo (“intervengo perché altrimenti non è in grado”). Questo può accadere in una gamma molto vasta di relazioni, da quella genitoriale a quella di coppia. Per contro, l’altro può adagiarsi in questa situazione diventando inefficace nel gestire in modo autonomo le proprie problematiche delegando costantemente ad altri la risoluzione.

Quindi ricordiamoci sempre:  “Per aspera sic itur ad astra” , la via per le stelle è piena di ostacoli!
Alleniamoci ad affrontarli

 

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