Esprimere intenzionalità: la bussola della consapevolezza

Esprimere intenzionalità: la bussola della consapevolezza

Viviamo in una società che ci spinge a consumare la vita in modo veloce e frenetico, riempiendo il nostro spazio vitale tra impegni e doveri, per non incappare nel horror vacui dei nostri pensieri e delle nostre frustrazioni.
Passiamo molto tempo concentrati su ciò che manca nelle nostre vite, alimentando standard sempre più basati sulla perfezione irrealistica che ci mostrano i social, dimenticando ciò che siamo e ciò che abbiamo di prezioso, la nostra unicità e la gioia delle piccole cose.

Senza fare di tutta l’erba un fascio, cresce costantemente un sentimento condiviso di insoddisfazione accompagnato da un pericoloso senso di impotenza. In questo clima di inadeguatezza, sembra ci siamo dimenticati di coltivare noi stessi in modo intenzionale, gentile ed accogliente.

Cerchiamo quindi di disinnescare il pilota automatico che ci spinge al paragone, all’overthinking e alla frustrazione, cercando di riprendere un ruolo attivo nella nostra vita, nutrendoci di consapevolezza, accettazione e non-giudizio.

 

Consapevolezza ed attenzione

Spesso le persone non sono consapevoli dei proprio contenuti mentali e questo le porta ad essere vittime passive di strategie cognitive disfunzionali, come ad esempio la ruminazione e il rimuginìo.

Per ruminazione si intende la ripetizione di pensieri rivolti verso eventi passati, mentre il rimuginìo consiste in pensieri ripetitivi rivolti verso il futuro al fine di prevedere le conseguenze negative. La ruminazione può sfociare in depressione, mentre il rimuginìo in ansia.

Cosa succederebbe invece se ci concedessimo di vivere pienamente il momento presente vivendo le nostre esperienze, sia positive, negative o neutre, in modo aperto e ricettivo?

Potremmo considerare l’opportunità di poter usufruire di:

  • Consapevolezza: lo strumento che ci consente di essere in pieno controllo del nostro ambiente interno ed esterno
  • Attenzione: il processo di focalizzazione della consapevolezza verso un’esperienza o una serie di esperienze
    Vivere con consapevolezza significherebbe quindi consentire a noi stessi di cogliere l’esperienza quotidiana in modo autentico, pieno e nel suo divenire.

 

Intenzionalità: un muscolo da allenare

Non essendo abituati a rallentare per poter godere della consapevolezza e della possibilità di porre attenzione in modo aperto e curioso alla nostra vita interiore e a ciò che accade intorno a noi, è necessario allenare questa capacità.

Proviamo a farlo attraverso l’intenzionalità.

L’intenzione è la volontà che si vuole porre per orientare e dirigere la coscienza verso un orizzonte, come il compimento di un’azione o il prefiggersi un obiettivo o un progetto.

Nella filosofia orientale l’intenzione viene chiamata Sankalpa, che è una parola sanscrita che significa letteralmente proposito, desiderio, risoluzione, e si riferisce alla convinzione che sia possibile realizzare ciò che la mente si propone di realizzare.

L’effetto del sankalpa è quello di risvegliare la forza di volontà interiore unendo la consapevolezza cosciente con le forze inconsce affinché si possa apportare un cambiamento positivo nella propria vita.

Esprime intenzionalità è quindi paragonabile ad un piccolo seme che viene piantato e che genera i suoi frutti.

Bisogna quindi esprime un’intenzione positiva e orientare la nostra attenzione e consapevolezza verso quella direzione.

Ad esempio, potrei iniziare la mia giornata lavorativa come psicoterapeuta con l’intenzione di essere presente alle mie emozioni. In questo modo potrei svolgere il mio lavoro con la consapevolezza di prestare attenzione a come risuonano le mie emozioni con le storie dei miei pazienti. Di certo sarei più recettiva a tutto ciò che accade dentro e fuori di me e farei il mio lavoro con una marcia in più, in un clima armonioso e di grande utilità.Esercitando questa intenzione, in brevissimo tempo migliorerei il mio modo di lavorare e il mio star bene ogni sera, chiudendo il mio studio e tornado a casa.

 

Come formulare un’intenzione

Abbiamo detto che esprimere intenzionalità deve avere una connotazione positiva ed essere utile per il benessere personale.

Vediamo alcuni passaggi per formulare intenzioni che possano essere realmente utili e consapevoli:

  • Deve poter essere espressa attraverso una brevissima frase o una parola ad esempio “sono calma e concentrata”
  • Deve essere espressa al presente
  • Non dovrebbe contenere negazioni o formulazioni ipotetiche ad esempio non vanno bene intenzioni come queste: “non voglio…” “non farò…” e “se succedesse…”, “ma…”
  • Esprimere l’intenzione come fosse già compiuta. Invece che dire “voglio smettere di sentirmi ansiosa”, l’intenzione più corretta sarà “mi sento calma e concentrata”

In questo modo a livello inconscio il nostro cervello potrà recepire l’intenzione in modo attivo ed efficace.

Il momento migliore per formulare un’intenzione è al mattino, quando la mente è più recettiva. La sera invece potremmo domandarci in che modo abbiamo vissuto quell’intenzione nel corso della giornata.

 

Un’idea in più

A questo proposito potrebbe essere molto utile tenere un diario in cui la mattina puoi annotare l’intenzione che hai espresso e a fine serata, trascrivere qualche riflessione utile sull’andamento della giornata.

Se ti va di unirti a me, ogni lunedì nella mia pagina Facebook condivido le mie intenzioni e ti invito volentieri a fare altrettanto!

Quindi raggiungimi lì.

Ti aspetto.

 

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