SOS Ansia: cosa nascondono i Disturbi d’Ansia


By: Silvia A. Matta
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SOS Ansia: cosa nascondono i Disturbi d’Ansia
I disturbi d’ansia (disturbo d’ansia generalizzato, fobie, attacchi di panico) sono problemi molto diffusi e comuni a molte persone. Le ragioni che possono far scaturire una sintomatologia ansiosa sono tante e diverse, per esempio un’esperienza traumatica non elaborata, un momento di stress particolarmente intenso, dei cambiamenti di vita importanti come un trasloco, il matrimonio, la nascita di un figlio, il cambio di lavoro, un lutto, la fine di una relazione…
Escluse quelle situazioni specifiche in cui la persona che soffre d’ansia riesce ad individuare con facilità la causa dello stato ansioso, si può dire in linea generale che l’ansia è il risultato di un conflitto interiore tra due forze opposte, di uguale intensità e di verso opposto. Questa opposizione di forze è sotterranea, e spesso la persona non riesce ad esserne del tutto consapevole, ma manifesta sul piano somatico la tipica sintomatologia ansiosa: agitazione, sudorazione, irrequietezza, tachicardia, tensione muscolare, insonnia (per saperne di più sui sintomi clicca qui)
Spesso ciò che suscita il conflitto non è un oggetto o un’attività particolare, ma piuttosto una serie di atteggiamenti e di valori in cui il soggetto non riesce a districarsi, oppure in cui non riesce a prendere una posizione definita. Infatti le situazioni che ci troviamo a vivere, il nostro lavoro, la famiglia, le pressioni sociali, ci impongono dei comportamenti e regole che non sempre sono compatibili con lo scorrere delle nostre vite. Il conflitto nasce allora, quando un individuo viene ad occupare simultaneamente due posizioni differenti, che generano atteggiamenti diversi. La persona incastrata in questo conflitto avverte senso di blocco, indecisione, smarrimento, e sta male.
Per esempio, una donna si trasferisce in una casa più grande insieme al suo compagno e improvvisamente inizia a soffrire di attacchi di panico ogni volta che prende la macchina per recarsi a lavoro, apparentemente senza alcuna motivazione per stare male. Potremmo scoprire che la nuova casa è a fianco di quella della suocera, con la quale si deve sforzare faticosamente di mantenere buoni rapporti, mentre la critica per il suo lavoro precario e la incalza a diventare madre. Ecco che quindi la donna si trova incastrata in una situazione difficile, che trova sfogo nell’attacco di panico. In questo caso è un campanello d’allarme affinché lei ridefinisca la sua posizione nei confronti della suocera e di se stessa.
L’ansia si può curare e risolvere completamente con una buona psicoterapia. Il lavoro psicoterapeutico dovrebbe concentrarsi ad esplorare i termini profondi del conflitto in questione e, analizzando attentamente gli elementi che lo compongono, aiuti la persona a smontare una delle due forze o ridurle di intensità oppure di direzione, aiutandola a scegliere. Dovrebbe essere una terapia mirata innanzitutto ad alleviare la sintomatologia e poi a dare fiducia e la forza necessaria alla persona per affrontare il conflitto e superare l’ansia.