Sexting, il sesso virtuale ai tempi degli smartphone

Sexting, il sesso virtuale ai tempi degli smartphone

Il sexting è lo scambio di messaggi inerenti la sfera erotico-sessuale accompagnato dall’invio di immagini  hard del proprio corpo. Si stima che l’88% degli italiani facciano sexting.

La lettera di una lettrice:

Gentile dottoressa, mi chiamo Giusy, ho 58 anni, divorziata. Ultimamente mi è capitata una cosa imprevista e strana che mi sta dando da pensare. Un mio collega d’ufficio è stato trasferito in un’altra sede della nostra azienda per 8 mesi. Dovendo collaborare con lui per un progetto, abbiamo iniziato una fitta corrispondenza via email dove inizialmente si parlava per lo più di lavoro, ma via via abbiamo  cambiato totalmente registro e contenuto delle conversazioni. Dalle mail siamo passati a Whatsapp. Una sera la situazione si è fatta piccante, fino a quando mi ha chiesto una foto osé. Presa dal momento, dalla curiosità e dall’eccitazione l’ho fatto! Alla mia età ho fatto una cosa del genere! Adesso nella mia testa ci sono mille dubbi e paure. Tra un mese e mezzo l’azienda mi ha chiesto di raggiungerlo per una settimana, questo gioco di sesso virtuale come evolverà? È solo un gioco o diventerà anche reale? È stato un errore? E se usasse quella foto per mettermi in imbarazzo in ufficio? Non so davvero che fare e come comportarmi e ho il sospetto che lui ci abbia preso gusto e non fa che chiedermi foto spinte.

Cara Giusy, tra adulti responsabili e consenzienti non c’è assolutamente nulla di male a mettere in atto questo tipo di giochi virtuali che stimolano moltissimo il desiderio e la fantasia. Per di più a breve c’è la possibilità di vivere tutto questo anche nella realtà! Anche solo l’attesa di questo incontro potrà regalarle grandi emozioni ed è un po’ controproducente rovinarsi tutto questo con dubbi a cui non può dare una risposta certa. Ovvio, in questi casi la fiducia gioca un ruolo fondamentale, è sempre un rischio inviare foto intime a qualcuno! La prossima volta potrebbe chiedergliene una lei così che in un certo qual modo sarete pari e le sue paure verranno mediate.

NEW TECHNOLOGY, NEW SEX

Con l’avvento degli smartphone le nostre vite sono cambiate profondamente. Siamo sempre online, sempre reperibili, abbiamo accesso ad informazioni, contenuti e infinite possibilità, il tutto con un tap su quello che un tempo era un semplice telefono senza fili, con l’unica funzione basilare di effettuare una chiamata. Anche il sesso si è adeguato a queste nuove tecnologie, e viaggia veloce e senza limiti, esattamente come molti aspetti delle nostre esistenze, ormai incanalate in questo universo interconnesso. È l’era del Sexting, l’evoluzione (aggiornata) dell’ormai obsoleto sesso virtuale.

Un tempo, non troppo remoto, grazie ad un pc, una connessione ad internet, e ad un accesso alle più variegate chat, succedeva che persone lontane si conoscessero e facessero amicizia; poi prese da questa strana condivisione emozionale conoscessero un’intimità imprevista, fatta di curiosità reciproca, affinità  e confessioni a cuor leggero perché protette dallo schermo del proprio pc, che un po’ allontana, ma allo stesso tempo avvicina, e in men che non si dica il desiderio aveva la meglio e il sesso virtuale (ossia in parlare di sesso senza metterlo materialmente in atto, se non attraverso la masturbazione) era servito!

Oggi definiamo il Sexting come lo scambio di messaggi sessualmente espliciti e di immagini erotiche del proprio corpo attraverso gli smartphone o altri mezzi informatici. Il termine sexting è un neologismo che deriva dall’unione delle parole inglesi sex (sesso) e texting (scrivere testi, inviare SMS).

La diffusione così massiccia del Sexting è la riprova di come siano cambiati gli approccio amorosi e sessuali al tempo di internet.

Secondo quanto emerge dal Global sex survey, un’indagine condotta negli Usa dal sito AshleyMadison.com, il 45% degli uomini e il 53% delle donne italiane fanno in media sesso con il proprio partner solo una volta al mese, ma si dedicano con piacere al sexting circa 7-10 volte a settimana. Numeri importanti che evidenziano che facciamo sempre più spesso sesso online e ci dedichiamo meno al contatto fisico.
Un’altra curiosità registrata dal sondaggio americano è che gli italiani preferiscono inviare i messaggi più hot durante la spesa al supermercato (30%), dimostrando molta più fantasia rispetto agli amanti di altri Paesi, che come prevedibile lo fanno dal posto di lavoro (38%).

L’invio di messaggi piccanti e autoscatti realizzati con lo smartphone  in pose disinibite e hard risulta osservabile sia nelle relazioni di coppia, che con l’amante, rimandando l’idea che il Sexting stia diventato un valido sostegno al desiderio, alla fantasia sessuale e all’intimità delle coppie.

BELLO….PERO’…

Un aspetto del Sexting da non sottovalutare sono i destinatari delle immagini. Se è eccitante inviarle ad amanti, compagni e fidanzati, il problema insorge quando queste relazioni si concludono, poiché qualcuno rimane in possesso di immagini e contenuti molto compromettenti.
Una volta inviata una foto, non è più possibile gestirla né recuperarla. Il destinatario dell’immagine può inoltrarla, copiarla, pubblicarla online o condividerla con chiunque.

Purtroppo il Sexting, essendo un fenomeno molto diffuso tra i giovani, ha non poche implicazioni negative soprattutto per questa facilità di distribuzione di materiale privato.

Secondo un indagine di Telefono Azzurro ed Eurispes su un campione di 1.496 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni, emerge che circa un ragazzo su dieci (10,2%) ha ricevuto messaggi o video a sfondo sessuale con il cellulare, mentre il 6,7% ne ha inviati ad amici, fidanzati, adulti, o altre persone, anche sconosciute.

 

Un gioco quindi a cui bisogna prestare molta attenzione

 

 

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