Problemi di coppia? Impara a comunicare col partner

Problemi di coppia? Impara a comunicare col partner

La maggior parte dei problemi della coppia spesso sono legati alle difficoltà di comunicazione. Se all’inizio di una relazione tutto sembra magnifico, perché ci si sta conoscendo ed esplorando reciprocamente, dopo qualche tempo la componente curiosità smette di tenere i due partner attivi e focalizzati l’uno sull’altro. In altre parole, si smette di parlare ed ascoltare in modo aperto e attento. Una comunicazione scarsa e faticosa può generare incomprensioni così profonde, da portare i partner ad avvertire distanza, e se ciò si reitera nel tempo, si arriva al disinteresse e a conseguenze ben più negative, come la fine della relazione o peggio, al tradimento.

 

Processo e contenuto

Ogni scambio tra persone contiene due livelli fondamentali di analisi. C’è il contenuto, che ha a che fare con le parole con cui si comunica, e c’è il processo, ossia ciò che sta accadendo a livello relazionale, oltre il significato delle parole che ci si scambiano.

Immaginiamo una coppia come tante. Lui torna a casa, si chiude la porta alle spalle e trova lei seduta sul divano che gli dice “Dov’eri? Sei in ritardo per la cena!” e lui risponde “Sono stato trattenuto a lavoro”. Questo è uno scambio di battute molto lineare, in cui a domanda segue una risposta. Se andiamo ad approfondire l’analisi, potremmo valutare il tono della voce con cui questo scambio viene fatto. Lei ha un tono di voce molto alto, astioso e nervoso, lui risponde con un tono monotono, in modo seccato.

Al tono della voce aggiungiamo l’analisi dell’aspetto non verbale del messaggio comunicato: lei ha un’espressione rabbiosa, parla agitando le mani; lui si fa serio e alza gli occhi al cielo.

C’è un ulteriore aspetto che possiamo analizzare, ed è il contesto relazionale, ossia tutto ciò che rappresenta il contenitore che racchiude questa conversazione, fatto da ciò che la coppia ha vissuto rispetto alla propria relazione, che non è stato risolto o approfondito in maniera corretta, dalle emozioni dei due, dagli antefatti che hanno caratterizzato il periodo che stanno vivendo, dai bisogni reciproci, frustrati, insoddisfatti o disattesi dal partner. Per questo livello d’analisi potremmo immaginare che lei qualche giorno prima ha scoperto sul telefono di lui un messaggio di una collega e visto che negli ultimi mesi lo sente distante e poco affettuoso, quindi ha iniziato a temere che possa aver smesso di amarla. Lui invece sta attraversando un periodo molto difficile a lavoro e si sente stanco e stressato. Lei, affettivamente è una donna insicura che ha bisogno di conferme, lui a causa del problema sul lavoro sta trascurando questo bisogno della sua compagna, e sente il suo sospetto e il suo tono nervoso come qualcosa che lo appesantisce ulteriormente, che non lo porta a staccare con la mente dalla situazione lavorativa e lo rende a sua volta nervoso e frustrato.

Questo malessere della coppia si esprime e si alimenta attraverso una comunicazione che resta legata al contenuto, ossia alle parole, al loro significato lineare e al tono di accusa che le parole contengono, che li porta entrambi a sentirsi incompresi, non rassicurati dal partner e a chiudersi. Infatti, i sentimenti negativi che derivano dal contenuto dei loro scambi, porta i due a non riuscire ad allargare l’analisi di ciò che sta realmente accadendo ad un livello più profondo, al processo che è in corso a livello relazionale, e a vivere gli scambi verbali come una lotta in cui entrambi cercano conferme su ciò che provano o ipotizzano sull’altro. Si crea quindi un circolo vizioso che allontana i due partner e compromette l’affetto in favore di una sorta di autoprotezione dall’altro avvertito come negativo.

 

Nei panni dell’altro

Nell’esempio che abbiamo appena fatto, ognuno dei due partner è preso a gestire il proprio sentimento negativo, il proprio dolore e il proprio punto di vista. Una delle competenze migliori che la coppia può acquisire, per gestire a meglio la comunicazione è quella di cercare di capire cosa sta provando l’altro mettendosi nei suoi panni. Certo, è difficile prendere in considerazione i propri sentimenti e contemporaneamente non farsene travolgere fino al punto da capire anche cosa l’altro sta provando a sua volta, ma è un compito che, se fatto da entrambi i partner, aiuta la coppia a restare focalizzata sulla crescita e la cura reciproche.

Per aiutare e alimentare l’empatia di coppia attraverso la comunicazione è essenziale evitare le accuse (Tu hai fatto, tu hai detto, tu, tu!) ma offrire all’altro l’opportunità di conoscere cosa stiamo provando per agevolare la sua capacità di mettersi nei nostri panni.  Piuttosto che un’accusa, che funziona come la benzina sul fuoco, è più utile quindi dire “mi sento triste/arrabbiato/deluso…per quello che hai detto/fatto ecc…”.

Un’altra strategia utile potrebbe essere quella di riconoscere cosa sta provando il partner e aiutarlo a definire cosa sta provando, permettendogli di parlare dei suoi sentimenti e stati d’animo. Questo può essere possibile attraverso domande mirante (senza essere eccessivi) e una buona capacità di ascolto. Comunicazione ed ascolto infatti sono due elementi che devono necessariamente convivere e prosperare nella coppia.

 

Niente è scontato

Un’altra regola per sviluppare una comunicazione efficace all’interno della coppia è quella di non dare niente per scontato. Parlate sempre in maniera chiara, diretta ed aperta con altro. È fondamentale quindi la coerenza. Se alla domanda come stai, rispondiamo “bene”, mentre invece abbiamo avuto una giornata terribile, o ci sentiamo tristi ed affranti, non possiamo pretendere che il partner sappia leggere nella nostra mente o debba per forza interpretare nella maniera corretta i nostri comportamenti contraddittori. Significherebbe chiedergli l’impossibile e automaticamente non curarci della sua reazione ai nostri atteggiamenti poco chiari.

Per lo stesso motivo, nella situazione opposta, non vale interpretare i comportamenti del partner. La tendenza sarà sempre quella di volerli incasellare a tutti i costi in personali congetture dettate da paure o bisogni insoddisfatti. Questo crea terreno fertile a fraintendimenti e frustrazioni. Anche in questo caso, è buona norma comunicare in maniera diretta ed efficace con l’altro per capire cosa sta succedendo, attenendosi il più possibile alla non interpretazione, allo scambio e all’ascolto attivo.

 

La coppia che funziona meglio è quella che sa comunicare. Tuttavia la comunicazione è un aspetto che si può e si deve apprendere per poter avere una relazione soddisfacente. Va nutrita, incoraggiata e messa sempre in primo piano. Parlare e saper ascoltare il partner permette alla coppia di assestarsi rispetto ai cambiamenti, ai momenti difficili e alle emozioni negative. Permette di esprimere i propri bisogni, di considerare quelli del partner e affinare questa abilità, aiuta a salvaguardare, alimentare e rinsaldare la coppia.

Se leggendo questo articolo hai capito che tra te il tuo partner non c’è una buona comunicazione, non preoccuparti! Hai l’opportunità di dare alla tua coppia nuova linfa cambiando atteggiamento e lasciando che il partener ti segua in questo intento di crescita e positività. Anche nella coppia dobbiamo essere il cambiamento di cui abbiamo bisogno.

 

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