Emozioni

L’idea che abbiamo sul nostro fisico influenza la sessualità

L’immagine che ognuno ha del proprio corpo incide sulla sfera psicologica e sull’autostima, sortendo grandi conseguenze comportamentali ed emotive soprattutto per quanto riguarda la sessualità.

Nella sfera sessuale il corpo riveste un ruolo di fondamentale importanza. È attraverso il corpo infatti che proviamo sensazioni, emozioni, sperimentiamo il piacere e ci approcciamo al partner. La sessualità prevede una grande intimità che si esprime con il corpo, col concedere il proprio corpo, con lo scoprire e mostrare il proprio corpo. Non è quindi scontato supporre che alla base di questi gesti così naturali ed istintivi ci debba essere una certa consapevolezza e fiducia della propria corporeità.

Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito ad una preoccupazione sempre più ossessiva da parte delle donne e via via anche degli uomini, rispetto al proprio corpo. Tutta questa attenzione per le diete, la palestra e l’estetica, non ha portato le persone a guardare al corpo in maniera più oggettiva e consapevole all’insegna dell’accettazione, anzi, sembriamo esserci mossi in direzione contraria, fino al punto in cui l’insoddisfazione corporea è la norma. I bombardamenti mediatici di tv, riviste e moda hanno imposto a questa società dei canoni di bellezza pressoché distorti che tendono alla serializzazione dei corpi; in questo modo la magrezza è diventata il simbolo universale della felicità personale, mentre le curve e l’abbondanza vengono demonizzate e combattute.

Una recente indagine fatta da Psychology Today, ha documentato la diffusa insoddisfazione corporea presente tra le donne e gli uomini: più della metà delle donne si sono dichiarate insoddisfatte del loro aspetto (65%). I punti maggiormente discriminati sembrano essere l’addome (71%), il peso corporeo (66%), i fianchi (60%), e il tono muscolare (58%). Gli uomini invece si mostravano insoddisfatti del loro tono muscolare, addome, dei pettorali, del loro aspetto fisico in generale e del peso.

Ognuno di noi possiede una rappresentazione mentale del proprio corpo costruita sulla base di quello che ci rimanda lo specchio, di come ci avvertiamo e dell’idea che gli altri ci rimandano di noi stessi; questo influenza i nostri comportamenti, le emozioni e i sentimenti, in particolare la nostra autostima. Gli stereotipi sociali che quotidianamente ci danno delle indicazioni su cosa sarebbe appropriato, gradevole o anche solo soddisfacente, mettono a dura prova la nostra rappresentazione corporea e la nostra autostima, al punto tale che in molti casi si possono sperimentare sentimenti di inadeguatezza sul nostro corpo e di insoddisfazione, fino a distorcere completamente la realtà facendoci sentire come di fatto non appariamo. Lo scarto tra come si dovrebbe o vorrebbe essere e come si pensa di essere sfocia in uno stato di ansia che nel tempo può minare l’autostima e la capacità di affrontare il mondo.

Nel sesso quest’ansia può divenire tale da inibire completamente la capacità di lasciarsi andare e di provare piacere. Davanti al partner si è nudi e ci si sente più fragili e la paura di non essere accettati, criticati e non accolti, viene amplificata. Avviene un importante spostamento dell’attenzione dal piano del piacere sensuale a quello dell’autocritica fino al punto da cristallizzare l’idea che l’esperienza sessuale è spiacevole o troppo stressante per essere gestita, con una pericolosa tendenza a disinvestire sulla sfera sessuale e del piacere corporeo.

Importantissimo è quindi riuscire ad accettare se stessi, con i propri pregi, difetti e particolarità. Conservare un’immagine psicologica di se, armoniosa e in linea con una buona autostima, è indispensabile per vivere tutto ciò che è sessualità e scambio con l’altro in modo soddisfacente e naturale.

 

 

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Silvia A. Matta

Psicologa e sessuologa specializzanda in psicologica strategica integrata

Pubblicato da
Silvia A. Matta

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